Boom di italiani in Germania: +40% in un anno
La Germania è sempre più la “calamita” d’Europa. Il paese di Angela Merkel, infatti, ha attirato nel 2012 un milione e ottocentomila persone. Si tratta di un record: era da diciassette anni, infatti, che la Repubblica federale non registrava un afflusso di persone così elevato.
Al netto delle partenze – ebbene sì, ci sono anche tedeschi che se ne vanno – sono 369mila i nuovi residenti registrati in Germania. Il paese attira migranti da tutta Europa: in testa ci sono i polacchi (180mila), seguiti dai rumeni (116mila), dai bulgari (58mila) e dagli ungheresi (54mila).
In proporzione, però, l’incremento più grande è arrivato dai paesi del Sud Europa: se l’immigrazione dalla Polonia è aumentata dell’8 per cento, infatti, sono stati i migranti greci (+42%), portoghesi (+42%), spagnoli (+45%) e italiani (+40%) a far registrare un vero e proprio “boom” rispetto all’anno precedente.
Secondo quanto reso pubblico da Destatis, l’Istituto tedesco di statistica, in totale la Germania ha accolto nel 2012 42mila italiani. Un numero che supera anche quello dei greci (34mila) e degli spagnoli (30mila). Tre quarti degli immigrati totali si sono trasferiti nei cinque Länder tedeschi più industrializzati: Baviera, Nordreno-Vestfalia, Baden-Württemberg, Assia e Bassa Sassonia.
Si tratta di un’immigrazione di livello qualificato e di bassa età: i nuovi arrivati sono di circa dieci anni più giovani rispetto alla media tedesca, e hanno un livello di istruzione più elevato. Il ministro del Lavoro tedesco, Ursula von der Leyen, ha definito quest’afflusso “una manna”: “Quest’immigrazione aiuta il nostro Paese, lo ringiovanisce, lo rende più creativo e internazionale“, ha detto allo Spiegel. “E tutti vincono. I giovani perchè possono ricominciare con un nuovo lavoro, e la nostra economia perché così riusciremo a coprire i posti vacanti esistenti”.