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East Side Gallery, l’investitore fu informatore della Stasi?

hinkel

Fino a poche settimane fa nessuno sapeva chi fosse Uwe Hinkel. L’investitore e proprietario dell’agenzia di real estate Living Bauhaus è diventato una celebrità in pochissimo tempo. Purtroppo per lui, in senso negativo. E’ Hinkel, infatti, “l’uomo che vuole abbattere il Muro”, costruendo un palazzo lussuoso a ridosso dell’East Side Gallery.

Settimana scorsa, anche il Der Spiegel ha parlato di lui. Il settimanale di Amburgo ha rintracciato nel passato di Hinkel alcuni indizi che lo potrebbero identificare come un informatore della Stasi, l’organizzazione di spionaggio attiva nella Repubblica Democratica Tedesca. Lui, però, ha prontamente negato.

La testimonianza su cui si regge l’inchiesta realizzata dallo Spiegel è fornita un ex collega di Hinkel, ai tempi in cui questi lavorava a Zwickau, in Sassonia. Secondo l’uomo interpellato dai giornalisti, l’investitore utilizzava un nome di copertura (Jens Peter) e forniva importanti informazioni riservate.

L’avvocato di Hinkel, ieri, ha definito le accuse “infondate” e “volte solo a screditare il progetto immobiliare”. Per  il presidente di “East Side Gallery retten” Sascha Disselkamp, però, è importante che si faccia chiarezza: “Se dovesse essere confermato il passato di Hinkel nella Stasi, i politici dovrebbero fermare immediatamente i lavori, per rispetto delle vittime causate dal Muro”.

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