“Ti va di guardare Tatort?”. Prima o poi, come temevo, la domanda sarebbe arrivata. Puntuale ed implacabile, lo scotto (fra gli altri) da pagare quando la (dolce?) metà è crucca. Tatort (o “Scena del delitto”) per me era sempre rimasto una leggenda, un rito cui si sottopongono amici e colleghi ogni domenica.
Un po’ come per me, quando rientro, la polenta d’inverno con Linea Verde o la pizza col tenente Colombo in versione estiva. Dal 1970 i germanofoni di Teteschia, Svizzera ed Austria, ogni domenica alle 20.15, possono seguire le avventure di svariati team polizieschi. I canali dei tre Paesi ci si sintonizzano ed ogni settimana propongono un episodio ora da Stoccarda, ora da Vienna, ora da Berlino, in una teutone ecumene televisiva che non conosce declino.
Alla scoperta di Tatort
Ho sempre pensato che fosse questione per altri, ed invece è toccato anche a me. Inutile nicchiare, mi ci sono sottoposta con antropologico puntiglio, ripromettendomi la solita osservazione partecipata con nobil distacco. Ed invece, ironia della sorte, l’episodio m’è pure piaciuto. Per mettere alla prova la mia pazienza, ho beccato una puntata ambientata a Lucerna, quindi con cast svizzerofono e per me difficile da capire del tutto.
La coppia di attori centrali vedeva un commissario panciuto e asociale, infilato perennemente in uno smanicato omino michelin, e la poliziotta lesbica, che arrivava sulla scena del delitto mezza sbronza. Complici i bagordi del Rosenmontag, il lunedì grasso di Carnevale che in mezzo mondo germanofono è un vero e proprio trionfo di colori, quasi insospettabile a queste latitudini. La serie di delitti avveniva entro una gilda, il killer un ex membro che aveva inscenato un suicidio per poi vendicarsi dell’estromissione, dovuta alla tossicodipendenza del figlio. Regia essenziale, niente effetti speciali, nemmeno battute epiche.
Insomma, ho avuto il mio battesimo di fuoco sulla via della germanizzazione. Ma strenua resisto, temendo l’irreversibilità del fenomeno. Oltre al periodico pellegrinaggio in patria, per sciacquare i panni al Serio e ritemprare le papille gustative, ho ancora remore su alcune delle estrinsecazioni della Zweisamkeit(vita a due). Ad esempio, la Spielabend con incorporato Mitkochen. La Spielabend è un ritrovo a cadenza fissa (che ne so, una volta alla settimana), di solito fra coppie di coppie, che prima cucina insieme, poi magnano e giocano. Mi è capitato una volta, messa alle strette: prima una partita a Memory, poi a Scarabeo. A Memory, constatata la mia Caporetto, ho cominciato a scoperchiare 4 carte insieme, ma subito la compagine crucca si è imbizzarrita, e a nulla è valso il mio tentativo di spiegare che, comunque, il gioco era già finito, non avevo più modo di rimontare.
Nessuno ha voluto mit-barare, così abbiamo deciso di andarcene tutti a mit-dormire.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!
gusto per ribadire l´impatto della serie, oggi 11.03.2013 dopo la puntata di ieri
Fakten von media control zum Tatort: Mit 12,57 Millionen Zuschauern ab drei Jahren legte Til Schweiger am Sonntagabend den meistgesehenen “Tatort” seit 20 Jahren hin. Bei einem näheren Blick auf die Einschaltquoten fallen zwei Sachen ins Auge. Zum einen schalteten überdurchschnittlich viele Jüngere ein, wodurch das Durchschnittsalter auf 52 Jahre sank.
Zum anderen fesselte Schweiger alias Nick Tschiller die Zuschauer länger vor die Bildschirme als seine Dienstkollegen. Die Verweildauer, also die Sehdauer bezogen auf alle Personen, die tatsächlich fern sehen, kletterte bei “Willkommen in Hamburg” auf über 50 Minuten – und lag damit um neun Minuten höher als im “Tatort”-Schnitt. Ebenfalls auffällig: Männer (51 Minuten) blieben etwas länger dran als Frauen (50 Minuten); bei 19 von 21 Kommissaren ist das umgekehrt.
Per chi vive in Germania, la Schufa esercita un potere paragonabile a quello delle istituzioni governative e la sua influenza è talmente onnipresente e...
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti la migliore esperienza possibile. Per ulteriori informazioni, puoi visitare la nostra Cookie Policy
Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito. Di questi, i cookie classificati come necessari sono memorizzati sul suo browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie vengono memorizzati nel suo browser solo con il suo consenso. Avete anche la possibilità di rinunciare a questi cookie. Ma l'opt-out di alcuni di questi cookie può influenzare la tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente indispensabili per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie assicurano le funzionalità di base e le caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
Cookie
Duration
Description
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
Il cookie è impostato dal consenso dei cookie GDPR per registrare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Funzionale".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Necessario".
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Altro".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Performance".
viewed_cookie_policy
11 mesi
Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
I cookie funzionali aiutano ad eseguire alcune funzionalità come la condivisione del contenuto del sito web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre caratteristiche di terze parti.
I cookie di performance sono utilizzati per capire e analizzare gli indici di performance chiave del sito web che aiuta a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
I cookie analitici sono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, la frequenza di rimbalzo, la fonte del traffico, ecc.
I cookie pubblicitari sono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pertinenti e campagne di marketing. Questi cookie tracciano i visitatori attraverso i siti web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
gusto per ribadire l´impatto della serie, oggi 11.03.2013 dopo la puntata di ieri
Fakten von media control zum Tatort: Mit 12,57 Millionen Zuschauern ab drei Jahren legte Til Schweiger am Sonntagabend den meistgesehenen “Tatort” seit 20 Jahren hin. Bei einem näheren Blick auf die Einschaltquoten fallen zwei Sachen ins Auge. Zum einen schalteten überdurchschnittlich viele Jüngere ein, wodurch das Durchschnittsalter auf 52 Jahre sank.
Zum anderen fesselte Schweiger alias Nick Tschiller die Zuschauer länger vor die Bildschirme als seine Dienstkollegen. Die Verweildauer, also die Sehdauer bezogen auf alle Personen, die tatsächlich fern sehen, kletterte bei “Willkommen in Hamburg” auf über 50 Minuten – und lag damit um neun Minuten höher als im “Tatort”-Schnitt. Ebenfalls auffällig: Männer (51 Minuten) blieben etwas länger dran als Frauen (50 Minuten); bei 19 von 21 Kommissaren ist das umgekehrt.