La Germania sulle elezioni: “Italia tra populismo, grida e bugie”
di Riccardo Motti
“Governano il populismo, le grida e le bugie”. Questo il titolo emblematico che la Suddeutsche Zeitung ha deciso di adottare per descrivere l’esito delle urne italiane, che ben racchiude l’opinione nazionale. Leggendo i principali quotidiani e ascoltando le parole degli analisti, sembra che il sentimento più diffuso sia un preoccupato stupore. In particolare, il clamoroso comeback di Berlusconi e il notevole risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle vengono intesi come un segnale negativo nei confronti dell’Europa.
Secondo i tedeschi, il popolo italiano non avrebbe capito la necessità dell’austerity, dando vita ad uno scenario politico sul quale l’ingovernabilità pressoché totale pesa come un sudario. La causa sarebbe la mancanza di una proposta seria in materia di occupazione e crescita da parte di Bersani, ritenuto tanto onesto (rispetto a Berlusconi) quanto politicamente insignificante. Il fatto che i vincitori di queste elezioni siano due comici testimonierebbe la vittoria del populismo e il fallimento del tentativo di “europeizzare” l’elettorato italiano compiuto in questi ultimi mesi da Monti.
In effetti un chiaro messaggio che proviene dalle urne è l’indisponibilità degli italiani ad accettare le dure misure imposte dalla crisi economica, ma questo non stupisce. Chi è stato a contatto con la realtà del paese negli ultimi mesi conosce il motivo per cui era impensabile un voto in chiave europea. In realtà, credo che la situazione sia più complicata rispetto alla lettura fornita dai media locali, che hanno commesso l’errore tipicamente tedesco di applicare a paesi stranieri categorie nazionali.
L’elettore tedesco pensa politicamente, quello italiano no. Di Europa si è parlato poco in campagna elettorale, ha vinto chi ha saputo convincere lo stomaco dei cittadini italiani, svuotato dalle riforme montiane. In particolare, hanno trionfato i rispettivi dominatori dei due mezzi di comunicazione che sono risultati decisivi per l’esito finale. Se Berlusconi ha compiuto un capolavoro di propaganda mediatica attraverso la televisione, Grillo ha saputo utilizzare con notevole abilità lo spazio virtuale messo a disposizione dalla rete. Non solo, ma grazie alla sua verve da uomo di spettacolo ha riempito le piazze, con numeri che non si vedevano da tempo immemorabile.
In un certo senso, sono le due facce della stessa medaglia: il PDL è il partito della conservazione, ha convinto gli italiani che il “meno tasse per tutti” possa ancora esistere in una situazione come quella contemporanea. Il Movimento è la forza dell’innovazione, ha convinto gli italiani che ad essere corrotto non è il sistema, ma le persone che lo compongono. Con nuovi uomini al potere le cose cambieranno. Come spesso accade, gli italiani hanno scelto le favole a scapito della realtà: se si riuscirà a formare un governo, vedremo dove ci porteranno. In passato non è finita molto bene.
Ma quello che i tedeschi non hanno capito è il suicidio politico di cui il direttivo PD si è reso protagonista in questi ultimi mesi. Convinto della propria forza, ha evitato di proposito di cambiare la legge elettorale, attirato dal premio di maggioranza del Porcellum e convinto di vincere in regioni strategiche come Lombardia e Sicilia. Questo peccato di superbia è stato perpetrato anche quando la tragica emorragia di voti era chiaramente in corso, e non si è vista alcun tipo di reazione. Non solo non è stata fatta una sola proposta seria, ma dal punto di vista mediatico questa campagna elettorale è stata una totale catastrofe, lampante testimonianza dell’impossibilità ormai cronica di venire incontro alle esigenze dell’elettorato. Mentre Grillo occupava rete e piazze e Berlusconi era sempre in televisione, Bersani biascicava frasi a stento comprensibili nel buio dei teatri o dei circoli di provincia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Con il Senato diviso in questo modo, le uniche possibilità di governare sarebbero un’improbabile “grande coalizione” PD-PDL o un’intesa tra il PD e il Movimento, cui Vendola ha già fatto cenno. Ritengo sia molto difficile che uno di questi scenari si realizzi effettivamente, tuttavia il trasformismo italiano ci ha abituato a notevoli sorprese. Staremo a vedere.
Nel frattempo la diplomazia si muove, oggi Napolitano incontrerà Angela Merkel, cercando di rassicurare la cancelliera sul futuro politico dell’Italia. La borsa italiana ha aperto in netto calo, con i titoli bancari bloccati per eccesso di ribasso. Non stupisce quindi che lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi abbia subito un forte rialzo, attestandosi a quota 330.
(pubblicato originariamente su Germania, il blog di Riccardo Motti)
scusa ma non sono d’accordo, solo nel nord europa non avete ancora capito nulla, possibile che il resto del mondo dall’america al giappone hanno capito che con l’austerity dura siamo ormai già morti. che europa è? da sarkozy che da solo decide di bombardare la libia e noi a pagarne le conseguenze, cosa fa la solidale europa? ci chiude le frontiere in italia con l’africa alle nostre coste, cosa serve votare il parlamento europeo o italiano se poi decide le politiche economiche italiane e europee i governanti dei singoli paesi nord europei non eletti dagli europei (tipo merkel) o paesi come l’inghilterra che non hanno neanche l’euro. o contiamo qualcosa o tanto vale uscire per fare questa fine.
miglior articolo che ho trovato:
http://www.linkiesta.it/berlusconi-germania
Finalmente hanno capito che l’Italia non è fatta per l’Europa e che la Merkel deve finirla di IMPORRE le sue inutile regole recessive.
diciamo che QUESTA europa non è fatta per nessuno (non solo per l’italia), se non ai banchieri di francoforte, le leggi e politiche europee fatte solo per le grandi industrie hanno ucciso tutte le piccole e medie imprese, hanno messo in ginocchio un intero continente, adesso i paesi diventati virtuosi alle spese degli altri, pensano solo a loro (no eurobond), ma non potranno salvarsi egoisticamente, all’inizio crisi 2009 in germania le autostrade erano tutte un cantiere per aggredire la crisi, noi in italia non possiamo perchè paesi tipo germania non ci lasciano spendere il nostro denaro?, ci hanno perfino imposto un governo (bella democrazia), ma in giappone come sono riusciti in poco tempo a riprendersi da terremoto-tsunami-disastro nucleare? aprendo i rubinetti della spesa e non viceversa, a costo di aumentare il debito, che nessuno imponne a loro di ripagarlo in breve tempo
http://www.wallstreetitalia.com/article/1361388/crisi-sistemica/paul-krugman-l-europa-si-sta-suicidando.aspx
Nel frattempo la diplomazia si muove, oggi Napolitano incontrerà Angela Merkel, cercando di rassicurare la cancelliera sul futuro politico dell’Italia
che ingenuo? a rassicurare! va dalla merkel per farsi commandare dalla merkel (dimentichi che napolitano contro il volere degli elettori ha creato il governo voluto da francoforte di monti)
si infatti, immagino che le chieda la benedizione, ahahah, illuso
Nessuna sorpresa in Italia. Gli Italiani, o almeno una buona metá, non ama certo pagare le tasse né lavorare sodo. Non ha rispetto per leggi e regolamenti, che vede come fastidiosi ostacoli alla propria realizzazione personale.
L´Abruzzo terremotato che vota PDL. La Sicilia stritolata dalla Mafia che ancora una volta sceglie Berlusconi e tutti quei leghisti che li vorrebbero FUORI dall´Italia. La Lombardia travolta dagli scandali che sceglie Maroni. Tutto questo per tre semplicissime lettere: IMU
E` bastato che uno dei due comici di cui si parla nell´articolo promettesse la restituzione dell´IMU e il taglio delle tasse.
Berlusconi non e´ il male. Berlusconi e´ semplicemente il prototipo dell´italiano medio, maschilista, disonesto, menefreghista.
Il risultato di queste elezioni, con Monti entrato per un soffio in parlamento, mi ricorda quanto successo in Grecia. Il popolo si ribella alle misure di austerità e scende in piazza. Certo e´ doloroso dover pagare tasse salatissime, soprattutto quando per decenni non se ne e´ pagata neanche una e si facevano lavori in nero e non si dichiarava la seconda casa o si aveva il falso invalido in famiglia cosi´ da prendere la pensione.
L´Italia non e´ una nazione nel senso comunemente inteso in Germania e in altri paesi europei. L´Italia e´ un insieme di individui il cui interesse collettivo si ferma al livello di famiglia. Oltre questa vige il “non e´ roba mia, non mi interessa”.
Spiegherebbe anche perché le case degli italiani sono cosi´ belle e pulite mentre le cittá sono discariche a cielo aperto.
Concordo con l´analisi su Bersani e il PD.
Berlusconi (e Grillo) vince anche perché da tempo immemore ormai il centro sinistra non e´ in grado di offrire un´alternativa efficace e seria.
Il risultato di queste elezioni italiane potrebbe essere riassunto, a mio avviso, dall´espressione tedesca “selber Schuld!”
“Berlusconi é semplicemente il prototipo dell´italiano medio, maschilista, disonesto, menefreghista.”
“L´Italia é un insieme di individui il cui interesse collettivo si ferma al livello di famiglia.”
Ottima, ottima analisi, Stefano!
Per carità, noi italiani non abbiamo giustificazioni per quasi tutto quello che facciamo. Ma essere governati dalla CDU forse davvero ha stancato un po’ tutti.
certo che l’idea di un’italia spaghetti e mafia la posso capire da un tedesco ma non certo da italiani.. forse avete visto solo il sud italia, l’economia del nord è già distrutta, se non viene versato liquidità alle imprese invece che alle banche qua ormai è gia collassato tutto e nei prossimi mesi o settimane comincia un ecatombe!! per questo la bocciatura ai politici italiani che intendono continuare con la pressione fiscale e specialmente all’europa, viene proprio da quella parte che ha sempre pagato! (guarda cosa hanno votato le regioni del nord, il veneto è quasi tutto del M5S) perche gli assistenzialisti e privilegi mantenuti dallo stato vengono proprio dal PD!! oramai la parte produttiva o scappa all’estero o gli eroi che non sono ancora falliti non hanno speranza e allora a sto punto stavamo meglio prima, l’italia bene o male è sempre la stessa che era una potenza economica l’unica variante da allora è l’euro e una europa delle lobby e banche, aprite gli occhi!!
Gli elettori italiani hanno votato soprattutto M5S perche’ stufa di soffrire questa crisi e di vedere una classe dirigente che si fa stipendi d’ oro, pensioni da nababbi e sprechi enormi a scapito delle famiglie.
Il discorso di Berlusconi e’ diverso, poiche’ si grida al miracolo e all’ astuzia di questo individuo, in realta’ la politica in Italia essendo fatta di alleanze ed inciucini vari, molti poveri e sprovveduti elettori hanno votato i “partitini” che fanno parte della coalizione, non pensando che avrebbero rivitalizzato il Berlusca.
Per quanto riguarda l’ Europa, ci DEVE essere una riforma, perche’ se ci devono essere diseguaglianze fra i vari stati, fra ricchi e poveri, allora preferisco uscirne.