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“Io voglio votare”, gli italo-berliner organizzano le loro elezioni

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Era il 16 gennaio. Il Mitte, ospitando il contributo di uno degli organizzatori dell’iniziativa che promuoveva il diritto di voto presso gli studenti in Erasmus, dava il via ad una campagna di mobilitazione che di lì a poco sarebbe atterrata sulle pagine dei principali quotidiani italiani: La Stampa, Repubblica, Corriere della Sera. Una campagna che avrebbe portato la discussione fino a Roma, nelle sale della politica, dove la richiesta degli aiuto inviata dagli Erasmus si è però arenata, frenata da problemi economici e uno scarso interesse del Parlamento italiano ad affrontare la questione sino in fondo.

Oggi, 22 febbraio, è l’antivigilia delle elezioni – e il problema non è ancora stato risolto. Non si tratta “solo” del diritto di voto agli Erasmus, ma degli ostacoli che vietano a tutti coloro che si trovano all’estero per un soggiorno inferiore ai 12 mesi (quota necessaria per richiedere l’iscrizione agli uffici dell’Aire). I promessi rimborsi di trasferimento per questa categoria di persone non ci sono stati, o ci sono stati solo in parte. Abbiamo raccolto diverse storie di uomini e donne che, nel tentativo di ottenere un rimborso al proprio trasferimento, si siano scontrati con la realtà di un sistema tutt’altro che trasparente e funzionale.

Per questo, una serie di persone si sono mobilitate, anche a Berlino, dove la comunità italiana è in forte espansione. L’obiettivo, è quello di promuovere un’iniziativa che restituisca il “diritto di voto” a quelli che non possono esercitarlo nelle sedi competenti, ovvero nei seggi italiani. In prima fila in questa battaglia, ci sono tre ragazze italiane, Camilla Casarotto, Camilla Ballotta e Martina Marcone, che hanno dato vita ad una pagina ed un gruppo Facebook con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e di coinvolgere sul tema gli “italiani esclusi dal voto“.

In tutta Europa, sono state 28 le comunità italiane che hanno raccolto l’invito. Tra di esse una delle “istituzioni” italiane più conosciute a Berlino, la Libreria Mondolibro di Torstrasse. Nella sede della libreria, sabato 23 febbraio, sarà permesso a tutti gli italiani di esprimere la propria preferenza elettorale. Ovviamente, lo scrutinio non avrà valore legale, ma offrirà la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto, “un modo per dimostrare con una iniziativa concreta il disappunto per la situazione italiana (unico paese europeo a non garantire il diritto di voti a studenti e lavoratori che si trovano all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi) e soprattutto il nostro interesse per il futuro e le sorti del nostro paese”, come si legge nel comunicato dell’evento.

Per tutte le informazioni, questa è la pagina ufficiale dell’evento.

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