Berlino, un nuovo museo per Raffaello e Botticelli?
“Costruiremo una nuova casa per i vecchi capolavori”. La promessa arriva direttamente dal Ministro federale della Cultura, Bernd Neumann. Il decano della CDU, già al governo durante le ultime due legislature di Helmut Kohl, ha voluto porre fine ad una polemica diventata rovente nelle ultime settimane.
Per decine di dipinti risalenti al Rinascimento, tra cui opere di Botticelli e Raffaello (la Maria sul trono con il bambino e i due Giovanni, la Madonna Terranuova, la Testa di Cristo e il Bicchiere di vino), era stato annunciato in autunno “lo sfratto” dalle pareti della Gemäldegalerie, uno dei musei più prestigiosi di Berlino, per fare posto a tele d’arte moderna.
A molti la decisione di spostare le opere non era piaciuta. L’Associazione degli storici dell’arte sostenne che il piano «privasse il pubblico della possibilità unica di ammirare, nel loro complesso, i capolavori di cinquecento anni di pittura europea». Un appello scritto da Jeffrey Hamburger, dell’università di Harvard, e firmato da circa ottomila esponenti del mondo artistico internazionale era stato spedito lo scorso autunno al Ministero della Cultura.
Appello raccolto soltanto ora, come dimostrano le parole rilasciate da Neumann all’agenzia di informazione Dpa. “Il nuovo museo”, ha spiegato il Ministro, “vedrà la luce tra cinque o sei anni”. Ma il politico non ha escluso altre opzioni: come quella di lasciare le opere dove sono attualmente e costruire un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte moderna all’interno del Kulturforum.
Le varie opzioni verranno vagliate nelle prossime settimane e discusse con la Prussian Foundation che gestisce la galleria. La collezione d’arte moderna, che comprende 150 opere ed è stata donata dai collezionisti Heiner e Ulla Pietzsch, include tra le altre opere di Pablo Picasso, Max Ernst, René Magritte, e Salvador Dalí.