La “settimana verde” di Berlino comincia con una protesta
In una Berlino imbiancata a causa della neve, ha preso il via la settimana più verde dell’anno: l’Internationale Grüne Woche 2013, la fiera dedicata all’agricoltura e all’ambiente che si terrà fino al prossimo 27 gennaio negli spazi della Messegelände Berlin, a Charlottenburg.
Come ogni anno, la Grüne Woche attirerà centinaia di migliaia di visitatori all’interno dei suoi 26 padiglioni, con oltre centomila specialità culinarie diverse da testare. Ci saranno 1630 espositori da oltre 67 nazioni diverse, tra cui il Kosovo ed il Sudan: numeri da record. Per visitare la fiera si potrà acquistare un biglietto giornaliero da 13 euro.
Il mercato agricolo tedesco, nel 2012, ha creato 6500 nuovi posti di lavoro. L’industria culinaria, che gioca un ruolo chiave nella spinta all’agricoltura, ha fatto registrare un incremento del 4 per cento. Dati importanti, per alcuni dei settori in maggiore crescita dell’economia tedesca che nella “settimana verde” trovano la loro giusta celebrazione.
La Grüne Woche 2013, però, è cominciata sotto il segno della protesta: circa 25mila persone, sabato scorso, hanno sfilato davanti al Kanzleramt per chiedere la chiusura degli allevamenti intensivi in Germania. Molti di loro erano travestiti da animali, il che ha dato vita ad una sfilata coloratissima e carnevalesca.
Tra i cartelli esposti si leggeva “No all’ingegneria genetica nei nostri piatti” e “Gli animali sono esseri viventi, non cibo”. I manifestanti sono arrivati da tutta la Germania, a bordo di 65 pullman: tra di essi c’erano studenti, associazioni, contadini, pensionati, famiglie. Tutti uniti nel protestare contro un settore accusato di sfruttare fino all’eccesso piante, terreno e animali.