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Le diversità nella società tedesca: una cosa di tutti i giorni a Berlino?

mapparium

di studenti Università di Potsdam*

Ecco un esperimento proposto alla redazione di “il Mitte” dall’Università di Potsdam. Gli studenti del corso di italiano come lingua straniera Unicert  I/2 (Livello B1- intermedio), su proposta della docente hanno elaborato in quasi totale autonomia un articolo sulla Berlino multiculturale. L’intenzione non è quella di presentare un articolo ben confezionato, ma un esperimento di scrittura in lingua italiana, spostando l’obiettivo dalla lingua come forma da studiare a mezzo per comunicare idee in libertà. L’intervento della docente sull’articolo finito è stato minimo, poiché la cosa interessante del progetto era notare come la spinta a scrivere un pezzo per un giornale, e vederlo pubblicato, fosse un incentivo per produrre un testo di buon livello linguistico e di contenuti.

“Sto seduto nella metro, di fronte a una coppia di anziani. Stanno conversando in russo. Proprio accanto a me guardano due asiatici la mappa della metropolitana di Berlino, a sinistra c’è un uomo che telefona in francese e poi entra un gruppo, che probabilmente proviene dal Sud-Est Europa e suona musica pop americana”.

A Berlino si incontrano quotidianamente molte culture. Come studenti si conoscono molti coetanei che non provengono dalla Germania. Sono studenti, lavoratori, familiari, innamorati. Le ragioni possono essere molto diverse, ma il contatto con loro e lo scambio è sempre un arricchimento, che ci fa dimenticare i pregiudizi e creare una società migliore.

Rispettare una cultura sconosciuta significa darle valore ed essere disposto ad apprendere qualcosa, soprattutto quando si studia una lingua, questo scambio culturale è un’esperienza molto speciale, perche solo con lo scambio culturale si ha la possibilità di sviluppare un autentico senso del linguaggio e di identificarsi con il suo studio.

Berlino Multiculturale? Per rispondere a questa domanda bisogna prima pensare al termine “multiculturalismo”, che in generale significa realizzare una convivenza tra gente di diversi Paesi d’origine. Per noi è la possibilità di conoscere un modo di vivere diverso, di guardare con nuovi occhi e da punti di vista differenti la quotidianità. Vivere insieme e in armonia è possibile nonostante… anzi, grazie alle differenze!

Ma perché proprio Berlino? Discutendo in classe abbiamo capito che non basta essere una grande città per diventare meta per persone provenienti da altri paesi, ascoltando i racconti delle nostre compagne di corso provenienti dalla Russia, Mosca ad esempio, anche se è una grandissima e importantissima città, non si può definire “multiculturale”.

Parlando insieme abbiamo capito che i motivi che fanno di Berlino una città “multikulti” sono vari, i principali sono motivi economici, dato che la Germania è la potenza economica europea, è vista come una buona meta per trovare lavoro; le politiche di accoglienza, che favoriscono l’integrazione, sono il risultato della  particolarissima storia di questa città; la capacità di creare un’atmosfera aperta, accogliente, ospitale e l’offerta di situazioni culturali varie, interessanti e divertenti per noi giovani.

All’Università di Potsdam, dove noi studiamo anche italiano come lingua straniera, ci sono programmi internazionali per gli studenti. Ci sono naturalmente programmi istituzionali, come il progetto Erasmus, ma esistono anche feste organizzate nel Campus, dove aspetti di diverse culture vengono presentati e festeggiati.

Infine c’è il programma “Buddy”, che mette in contatto uno studente tedesco con uno straniero; lo studente tedesco assume la responsabilità dell’assistenza dello studente di diversa provenienza e lo aiuta con i documenti, a trovare i luoghi delle lezioni dentro l’Università, a fare un Tandem per imparare meglio il tedesco, e anche a presentargli nuovi amici, perché socializzare è importante per l’integrazione. Per studiare meglio serve davvero un ambiente che ci accoglie e nel quale possiamo creare una rete.

Insomma, noi difendiamo questa speciale e preziosa convivenza di modi di vedere differenti, ci aiuta dentro e fuori l’Università, ci fa allargare gli orizzonti e rende anche le lezioni più divertenti!

Daniel Birk (Germania); Peter Klöpping (Germania); Tetiana Pavlenkova (Russia); Justina Magdalena Ptak (Polonia); Marie Schröder (Germania); Malee Thiele (Germania); Sylwia Traczewska (Polonia); Theresa Wagner (Germania); Veronika Goncharova (Russia);Theres Matthieβ (Germania); Sarah Kellner (Germania); Lua Albano (Italia, la docente).

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3 Commenti

  1. Complimenti ai ragazzi, l´italiano e` ottimo. A parte una frase non scorretta ma “strana” che e` questa

    “Proprio accanto a me guardano due asiatici la mappa della metropolitana di Berlino”

    Nel parlato sarebbe probabilmente suonato piu´ naturale

    “Proprio accanto a me due asiatici guardano la mappa della metropolitana di Berlino”

    A parte questo emerge un aspetto che ritrovo anche io. La diversita´ e` formativa piu´ delle nozioni ed e` fonte di vitalita´ quasi inesauribile.

    La diversita´ impone fatica ma toglie la banalita´ dalla vita, rende vivi. Rende possibile l´incontro sulle piccole cose.

    E le piccole cose non sono poi cosi´ piccole.

    E´ bello leggere che questo aspeto non lo sperimentano solo gli “stranieri” ma anche i nativi.

    Bravi, ragazzi

    1. Grazie!
      Siamo contenti della risposta positiva e dei consigli sulla forma delle frasi.
      Direttamente dall`ultima lezione del semestre…
      Gli studenti Unicert I/2 Potsdam

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