Il clásico del calcio tedesco nella tana dei bavaresi (a Berlino)

La depressione dei tifosi bavaresi dopo la sconfitta in Coppa di Germania

di Julian Graeber

Sabato alle 20.45 a Torino si giocherà il derby tra Juventus e Toro. Una partita molto sentita nella capitale piemontese, ma – con tutto il rispetto – piuttosto inosservata a livello europeo. Più o meno due ore prima, nella Allianz Arena di Monaco (18.30), inizierà una sfida di tutt’altro spessore. Nel 15º turno di Bundesliga si troveranno infatti di fronte il Bayern, squadra più titolata di Germania e prima in classifica, e il Borussia Dortmund, campione in carica. La partita sarà trasmessa in diretta in 203 paesi e negli ultimi anni sta diventando il vero e proprio clásico tedesco.

”L’Europa e tutto il mondo del calcio guarderanno a Monaco, alla Bundesliga“, sostiene Karl-Heinz Rumenigge, vecchia conoscenza del calcio italiano e dirigente dei bavaresi.

A tutti quelli che non hanno l’abbonamento Sky o sono curiosi di vedere la partitissima in compagnia segnaliamo la Bretterbude nella Niederbarnimstraße 9 a Friedrichshain. Ma attenzione: La Bretterbude è la tana di un fanclub bavarese. Se tifate Borussia Dortmund vi raccomandiamo la Milchbar nella Manteuffelstraße 41 a Kreuzberg, locale gestito da tifosi gialloneri.

Per spiegarvi un po’ cosa vi dovete aspettare dalla Bretterbude, ecco qui una retrospettiva dell’ultima finale della Coppa di Germania del 12 maggio, proprio tra Bayern e Dortmund.

Il soffitto della Bretterbude

La Bretterbude è un bar come se ne trovano raramente a Berlino. A prima vista qualcosa non quadra. Heavy-Metal e calcio sono un mix che è piacevolmente lontano da tanti altri bar nella zona che si somigliano come due gocce d’acqua. Sulle pareti si alternano teschi e poster degli AC/DC, mentre il soffitto è completamente coperto di bandiere. Da Hertha a Dortmund, dai Glasgow Rangers a Ipswich Town, sono tantissime le squadre rappresentate, anche se di Juve, Milan o Inter non c’é nemmeno la traccia. In una giornata normale il locale non è particolarmente pieno e il barista bavarese Mario trova sempre il tempo per scambiare quattro chiacchiere. Ma quando gioca il Bayern la musica cambia. ”Sono circa dieci anni che è sempre pieno di tifosi bavaresi“ dice Mario, anche lui tifoso dei rossi.

19.00: Quando arrivo è già tutto pieno e faccio fatica a trovare il mio posto saggiamente riservato. Davanti ai due maxischermi e alle due grandi televisioni ci sono sì e no 200 persone, quasi tutte vestite di rosso. Manca ancora un’ora al fischio d’inizio, ma l’atmosfera è già fantastica. Quando la squadra giallonera scende in campo per il riscaldamento lo zoccolo duro dei Berliner Bajuwaren, il fanclub berlinese del Bayern, inizia a cantare un coro difficilmente traducibile insultando i tifosi avversari: ”Sie tragen schwarz, sie tragen gelb, sie haben die dümmsten Fans der Welt“ (tradotto letteralmente: si vestono di nero, si vestono di giallo, sono i tifosi più stupidi del mondo).

20.04: Kagawa segna il primo gol del Dortmund approfittando di un errore di Luiz Gustavo dopo poco più di tre minuti. Improvvisamente sono tutti come pietrificati, finché un uomo sulla sessantina con la maglia di Robben alza la voce: ”Schon wieder der blinde Luiz Gustavo. So’ne Scheiß!“ (Ancora quel bidone di Luiz Gustavo. Cazzo!).

20.47: Dopo il momentaneo pareggio di Robben dal dischetto il Dortmund inizia a brillare. Segnano prima Hummels e allo scadere del primo tempo Lewandowski. L’atmosfera è ai minimi storici. La maggior parte della gente va fuori a fumare, alcuni delusi vanno già a casa. La cameriera nonostante abbia tantissimo da fare è ancora di buon umore e scherza: ”Wenn die mal so spielen würden, wie ihr trinkt“ (Se loro giocassero come voi state bevendo).

21.46: Lewandowski segna per la seconda volta e fissa il risultato sul 5:2. I tifosi bavaresi, non abituati a simile sconfitte, sembrano distrutti. Guardano quasi tutti a terra, c’è un silenzio totale e qualcuno piange.

22.10: La Bretterbude si è visibilmente svuotata. I Berliner Bajuwaren si sono ripresi e iniziano qualche coro anche se con molto meno entusiasmo di prima. Le numerose birre li aiutano a mandare giù una sconfitta amarissima. Tanti si consolano pensando alla finale di Champions League, che si sarebbe giocata una settimana dopo a Monaco contro il Chelsea: „Scheiß auf den Pokal, gewinnen wir halt die Champions League“ (Non ce ne frega un cazzo la coppa nazionale, allora vinciamo la Champions).

Una settimana dopo non andò come previsto dai bavaresi e il Bayern perse ai rigori con il Chelsea, cosicché entrarono nella storia come i ”Vize-Bayern“ con tre secondi posti in Bundesliga, Coppa nazionale e Champions League.