La grande fotografa Monika Bulaj stasera a Berlino
Monika Bulaj non ha bisogno di presentazioni. Chi lavora nel settore sa che questa 46enne fotografa polacca, adottata dall’Italia sia a livello lavorativo che affettivo, è una delle fotoreporter più apprezzate al mondo. I suoi scatti, poetici ed evocativi, hanno documentato alcune delle zone più remote della Terra, dal Tibet al Tagikistan, dall’Afghanistan all’Iran.
Senza dimenticare l’Africa e l’Europa, in particolare quella dell’Est – Bulgaria, Ucraina, Slovacchia, Polonia – e i Balcani. E’ lei ad aver seguito l’attore Marco Paolini durante il suo viaggio nella profonda Russia, documentando la genesi dello spettacolo teatrale “Il sergente”.
Una carriera brillante, costellata di tanti premi e di collaborazioni con giornali prestigiosi: le sue foto sono apparse su Corriere della Sera, La Repubblica, Internazionale, National Geographic, Freundin, EAST – European and Asian Strategies, Courrier International, Gazeta Wyborcza. Oggi Monika Bulaj, che risiede a Trieste, accompagna il lavoro sul campo all’insegnamento, una sua grande passione.
Per la prima volta, la fotografa originaria di Varsavia sarà a Berlino, dove terrà un workshop di quattro giorni che comincia oggi, 22 novembre 2012. Il seminario ha lo scopo di esplorare visivamente le celebrazioni del giorno di Ashura, una delle più spettacolari tradizioni islamiche dell’antichità, all’interno della comunità turca della capitale tedesca.
In occasione della prima giornata del workshop, organizzato da photo Berlin, Monika terrà una presentazione pubblica del suo ultimo lavoro NUR/LIGHT Afghan Notes, un reportage (realizzato in solitaria) sulla vita delle donne e degli uomini in Afghanistan.
Sarà lei stessa ad introdurre l’opera, mentre dopo la presentazione ci sarà la possibilità di porre delle domande. L’evento (qui trovate il link su Facebook) si terrà al The Wye di Skalitzer Str. 86 alle 19.30. L’ingresso è libero. Per informazioni su photo Berlin e sui prossimi workshop (a dicembre toccherà a Jocelyn Bain Hogg, a febbraio all’italiano Stefano de Luigi), ecco il link al sito ufficiale.