Perché… a Berlino non ci sono gatti?
Certo, certo, il titolo vuole essere soprattutto una provocazione. Non è che a Berlino non ci siano gatti. Si può affermare con ragionevole certezza, però, che ce ne sono meno rispetto ad altre grandi città. E, soprattutto, che se ne stanno molto più nascosti. Siate sinceri: quante volte ne avete visto uno passeggiare per la città?
Non esistono dati complessivi sulla presenza di gatti a Berlino. Secondo le ultime notizie, però, il tasso di natalità dei felini domestici si sta alzando considerevolmente. Al punto che le poche strutture ospedaliere loro dedicate faticano a soddisfare le richieste in arrivo. Il ricovero per animali randagi, il Tierheim Berlin, ne accudisce più di ottocento, al punto che il direttore ha deciso di impedire “nuovi” ingressi per un po’.
Il rapporto tra Berlino ed i gatti, comunque, non è stato tutto rose e fiori. Nel 2007 la scomparsa improvvisa di migliaia di animali spinse in molti a parlare della nascita di un commercio illegale definito “Katzen-Mafia”. I felini, secondo le accuse, venivano rapiti per farne coperte e colletti.
All’epoca dello scandalo, l’Organizzazione Nazionale per la Protezione degli Animali ammise che la Germania era sempre stata una grande consumatrice di pellicce di gatto ma, nonostante ciò, espresse i propri dubbi in merito all’ipotesi sul rapimento dei gatti per il loro commercio illegale.
Ogni anno, fino al 2007, circa 2.500 dei 300.000 gatti berlinesi sparivano dalle strade della Hauptstadt. Da allora, non si hanno più notizie, né dati. Di quei 2.500, 500 vennero considerate “scomparse inspiegabili”, come quella di Mecki, il gatto rosso e bianco che da otto anni era stato compagno fedele di una donna residente nel distretto di Grünau, che disse: “In un mese ho visto sparire tre gatti nel mio complesso residenziale. Non può essere una coincidenza”.
L’ipotesi della “mafia dei gatti” venne amplificata dalle segnalazioni dei cittadini in merito a furgoni sospetti dai vetri oscurati. Proprio in quei giorni la Polizia fermò, nei pressi di Hannover, un furgone polacco con a bordo numerosi gatti. Ma perché rapirli, quando la Germania, fino a cinque anni fa, importava dalle 250.000 alle 500.000 pellicce di gatto all’anno, per lo più provenienti dalla Cina e dalla Corea?
In molti casi i clienti non sono consapevoli di cosa stanno comprando, perché il materiale viene spesso etichettato come pelliccia di coniglio o, addirittura, non viene identificato. I gatti venivano usati per fare cappelli, guanti e rivestimenti di giacche e cappotti.
La loro pelliccia adornava anche pantaloni e scarpe, e si trasformava in “coperte reumatiche” e scalda reni, molto vendute in tutto il Paese (per confezionarne una di 70×40 cm sono necessari 16 gatti). La polizia di Monaco di Baviera avviò un’indagine su quello che definì “furto organizzato di animali”, ma non trovarono alcuna prova.
Il Regolamento 1523/2007 relativo al divieto d’importazione e commercio di pelli di cani e gatti nei Paesi dell’Unione Europea entrò in vigore. L’UE si unì quindi a USA, Australia, Nuova Zelanda e Svizzera, che avevano già bandito il commercio di tali pelli. A distanza di anni, ormai, non se ne parla più, eppure di gatti, in giro, ancora non se ne vedono. O se ne vedono pochi.
Certo, fare coperte con la pelliccia dei gatti non va bene, ma con quella dei conigli si! Tutto normale direi..
Scusate, ma nell’articolo non affrontate un argomento centrale per la questione “gatti a Berlino”: non ce ne sono in giro perche’ i gatti amano il caldo, e gli inverni sarebbero troppo rigidi per i randagi.
Se poi vogliamo parlare dei cani che si vedono in giro (formato toro da corrida) e soprattutto dei corvi (che ho visto attaccare persino uno dei citati cani) direi che fanno bene a starsene al calduccio.
Ma per la verità non si vedono gatti randagi neanche d’estate. Io sono qui a Berlino dal mese di Maggio e fino ad oggi ho visto un solo gatto randaggio, per di più nero 😀
Secondo me qualcuno li ha fatti sparire e cmq la città dovrebbe fare qualcosa per reintrodurli, visti i topi che ci sono
Il randagismo è una piaga da combattere. Dal mio punto di vista, la Germania è molto “avanti” e civilizzata in questo ambito ed ha evidentemente introdotto delle politiche che hanno arginato efficacemente il fenomeno. Ho avuto modo di vivere anche in Svizzera e lì, allo stesso modo, il randagismo è combatutto alla giusta maniera e cani e gatti randagi non ce ne sono, nè in città nè nel piccolo paese.
esatto…
Il randagismo è un problema da risolvere, non una piaga da combattere, l’avanti di un paese si definisce per soluzioni proposte con sostenibilità e rispetto non con drastiche misure. Spero sia la prima opzione che Berlino rispetti.
e i topi chi li acchiappa?
forse non si vedono gatti ma davanti a casa mia ho già visto un paio di volpi, qualcuno mi spiega da dove arrivano e che ci fanno in città?
ma non ti sei accorta che la città è circondata da boschi? è normale che girino volpi, cinghiali, conigli, procioni, aironi, falchi..
oh bene 🙂 allora aspetto con ansia di vedere cinghiali, procioni, aironi e falchi. Non vedo l’ora!
Brasato? 🙂
Sono stato a Berlino da poco e mentre ero la mi ponevo più o meno la stessa domanda:”dove sono finiti i gatti a Berlino?” La risposta in realtà me la sono data già sul luogo avendo visto in due occasioni attraversarmi di fronte per strada una volpe! Ho una casa in toscana vicino a Suvereto dove spesso vado in vacanza,e so che le volpi non vanno d’accordo con i gatti Si cibano più o meno delle stesse cose sopratutto se vivono selvatici e spesso entrano in competizione e il gatto in qualche modo anche se riesce a cacciarla dal suo territorio deve rinunciare al pasto per darlo alla volpe! Se il gatto e anche piccolo di taglia e a meno di un anno può diventare addirittura lui il pasto della volpe!!
Anche vero però che in un altra capitale europea a Londra convivono entrambe non proprio pacificamente ma convivono, quindi il mistero rimane, e veramente strano in altre città anche più fredde d’europa ho visto i gatti per strada ma a Berlino solo chiusi in casa!