Italia e Germania “odi et amo”: lo speciale di Radio Colonia
L’euro è salvo. Salviamo gli europei!
La crisi economica ha fatto riaffiorare in Italia sentimenti antitedeschi. E anche la Germania guarda al Sud Europa e ai due Mario nostrani con sempre più timori.
In più occasioni Mario Monti ha messo in guardia dai sentimenti antitedeschi che si starebbero diffondendo nel Parlamento e nel Paese. E per diversi quotidiani italiani i titoli anti-Merkel sono diventati quasi un’abitudine. Con gli Europei 2012, poi, non sono mancati disordini antiitaliani in alcune città tedesche. Che si parli di politica o di calcio, ogni occasione è buona per rispolverare stereotipi e risentimenti che credevamo superati dopo decenni di mobilità e di scambi europei.
La crisi economica, dunque, ha logorato i rapporti italo-tedeschi e i sentimenti europei? O è un’esagerazione dei media e di certi politici?
Radio Colonia dedica al tema uno speciale di un’ora, con ospiti e approfondimenti, e invita gli ascoltatori a partecipare con le loro esperienze ed opinioni. Interverranno Gian Enrico Rusconi, politologo ed esperto di rapporti italo-tedeschi, Luciana Stortoni, preside del liceo “Italo Svevo” di Colonia, e Ingo Zamperoni, presentatore dei Tagesthemen dell’ARD.
Mercoledì 26 settembre, dalle 19 alle 20.
Sulle frequenze di Funkhaus Europa o in streaming su www.funkhauseuropa.de.
Per partecipare chiamare il numero verde 0800-5678 774 mercoledì dalle 19 in poi. O scrivere fin d’ora a funkhauseuropa@wdr.de.
Radio Colonia va in onda dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 20 su
WDR/Funkhaus Europa:
Nordreno Vestfalia FM 103,3 MHz
Berlino, Brandeburgo FM 96,3 MHz
Brema FM 96,7 MHz
Bremerhaven FM 92,1 MHz
E si può ascoltare in streaming, podcast, webradio sul sito internet: http://www.funkhauseuropa.de/sendungen/radio_colonia/
Cos’è Radio Colonia? Leggi l’intervista de Il Mitte al caporedattore Tommaso Pedicini
Noi Italiani siamo stati sempre considerati cugini dei Francesi, ma con costoro non abbiamo mai avuto a che fare. Il mondo italiano è stato sempre legato a quello tedesco sin dal Sacro Romano Impero di Carlo Magno, seguito poi da quello di Federico II, imperatore tedesco (Schwaben) nato a Iesi e con capitale a Palermo. Poi arrivano i nostri nemici (Francesi e Spagnoli). Il nostro carattere italiano è simile a quello tedesco non a quello franco o spagnolo. Come i Tedeschi noi siamo nemici l’uno con l’altro e non amiamo affatto le unificazioni. Dei tedeschi non siamo mai stati nemici e contro di loro non abbiamo mai fatto grandi guerre, anzi mai. Non siamo stati noi a generare l’iperinflazione tedesca degli anni 1920, ma l’ingorgigia francese ed inglese. Qualcuno di noi ha spiegato agli amici tedeschi come venirne fuori e con essi ha condiviso l’ennesima sconfitta. Solo i soliti ladroni vorrebbero adesso contrapporre Italiani e Tedeschi, cioè solo quelli che cercano l’ennesimo capro espiatorio per giustificare le loro malefatte. Questi devono solo pensare a “ricacciare” i soldi rubati, non a trovare ennesimi “capri espiatori”.