Get Well Soon: il live report da Berlino

di Ercole Gentile

Get Well Soon è un nome di nicchia in Italia, molto meno in Germania. Vuoi perchè Konstantin Gropper, il titolare del progetto, è tedesco, vuoi perchè un certo tipo di sonorità alternative da queste parti sono più gettonate (il suo precedente album “Vexations” del 2010 è arrivato fino alla posizione numero 11 nella classifica dei dischi più venduti).

Lo scorso 20 settembre Get Well Soon, la cui line-up è completata da altri cinque musicisti, sono saliti sul palco dell’Astra (uno dei più quotati locali per la musica live berlinese, a Friedrichshain) per presentare il terzo album “The scarlet beast o’ seven heads”, un disco legato in qualche modo all’Italia: il sottotitolo dell’album è “La bestia scarlatta con sette teste”, il video ufficiale del singolo “Roland, I feel you” è uno spaghetti-western recitato in italiano e tra le ispirazioni per il sound di questo nuovo lavoro ci sono le colonne sonore di grandi maestri come Nino Rota e Ennio Morricone ed il cinema di Dario Argento. Un sound cinematico e d’atmosfera che si distacca dall’indie-rock più malinconico degli esordi e, piaccia o meno, segna una nuova fase evolutiva di Gropper.

La data berlinese del progetto tedesco (Gropper è originario di un paese vicino Mannheim, ma risiede da tempo nella capitale), si presentava molto affollata (il sold-out è stato mancato di poco) ed i Get Well Soon hanno cercato di ripagare al meglio il proprio pubblico. Cercato, si, perchè infine il risultato è stato discreto, ma nulla di eccezionale. Indubbiamente la band tedesca è, come detto, in una fase di cambiamento e  anche dal vivo deve ancora calibrare alla perfezione il set, ma l’impressione è che a funzionare al meglio siano i brani tratti dai precedenti lavori, che risultano più coinvolgenti rispetto agli ultimi, la cui resa live sembra invece statica e di poco piglio.

Non a caso la parte migliore della serata è la seconda, dove Gropper e soci (spicca la presenza di una fenomenale corista/violinista/chitarrista) rispolverano il vecchio repertorio e regalano una bordata di energia con canzoni come la ‘straziante’ “I sold my hands for food so please feed me” e soprattutto con l’altrettanto emozionante “Lost in the mountain (of the heart)”, canzone che manda in visibilio il pubblico dell’Astra prima dei saluti finali. Insomma, convince a metà questo concerto di Get Well Soon. Due anni e mezzo fa, quando lo ammirai in un piccolo locale milanese, conquistò il cuore della platea con un set intimo e ricco di pathos, come se ne vedono pochi. Oggi, in un grande locale berlinese, riesce ‘solo’ a farci sussultare un po’. Beh, l’augurio che facciamo a Konstantin è banale, ma accorato: “You will get well soon”.