La Berlino Senza Glutine

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La celiachia colpisce 1 italiano su 100, ma dei 600mila celiaci potenziali, in Italia solo poco più di 100mila sono stati diagnosticati. L’incremento annuo è di circa il 10% a fronte di 10mila nuove diagnosi.

La celiachia non è un’allergia, come generalmente pensano coloro che non sono a conoscenza del morbo. Se il sistema immunitario produce anticorpi per difendersi da una sostanza innocua, come se fosse patogena, allora si ha una reazione allergica. Questo non è ciò che accade in coloro che sono affetti da questa patologia.

Nei celiaci, il glutine atrofizza i villi intestinali, causando quindi gravi danni sia all’organismo che alla persona, colpita da problemi intestinali, crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, predisposizione alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici, anemia da carenza di ferro, depressione e perdita di peso.

Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali, assolutamente vietati per i celiaci. Ad essere banditi sono: frumento (grano), segale, orzo, avena, bulgur, cracked grano, couscous, farro, frik (o grano verde egiziano), kamut, greunken, spelta, seitan, triticale, monococco, greis, tabulé. In qualunque forma essi si presentino, cotti, crudi o anche solo lavorati dove vengono prodotti altri alimenti che, per loro natura, dovrebbero essere privi di glutine (una tavoletta di puro cioccolato fondente senza glutine non può far parte della dieta di un celiaco se, durante la produzione, passa sugli stessi rulli di una tavoletta di Ovomaltina).

Sono ammessi, ma solo se rigorosamente venduti con il simbolo della spiga barrata sulla confezione (o la dicitura “non contiene tracce di glutine”): farina di riso, farina di mais, farina di grano saraceno, farina di carrube, amido di riso, amido di mais, fecola di patate e tapioca.

La rigidità della dieta non è opzionale. Gli affetti da morbo celiaco non posso sgarrare, né ingerire cibi anche solo contaminati da minime tracce di glutine. Questo significa preparare i pasti in una zona diversa della cucina, con stoviglie usate unicamente per i cibi privi di glutine, e avere la massima attenzione alla possibile contaminazione. I ristoranti che offrono portate o menù apposta per celiaci, devono prima frequentare un corso di specializzazione obbligatorio non solo per lo chef, ma anche per i camerieri, i proprietari e gestori del locale.

Se avete amici o famigliari celiaci, non insistete nell’offrire loro “solo un assaggino” di qualunque alimento non sicuro al cento per cento, non invitateli a cena se non siete addestrati, né al ristorante con frasi come “hanno risotti e pesce, hai una bella scelta!”. Per un celiaco è frustrante, non tanto vivere con il peso di una dieta rigida, ma piuttosto trovarsi in situazioni che lo costringono, ogni volta, a declinare e spiegare che no, non può.

Questo non vuole essere un articolo medico sulla celiachia, ma offrire un quadro generale è necessario per spiegare perché riteniamo fondamentale dare informazioni su dove, qui a Berlino, un celiaco può trovare ciò di cui ha bisogno. E di fronte alle statistiche, siano anche convinti che una più ampia informazione in merito al morbo celiaco sia d’obbligo. Le persone dovrebbero venire educate e sapere di cosa si sta parlando, perché non solo i celiaci, in Italia, sono 600mila ma, con essi, ci sono ben 3 milioni di persone affette dalla cosiddetta Gluten Sensitivity (GS). Sono cifre che spaventano.

Non è il caso di spiegare nel dettaglio cosa sia la GS, ma vi basti sapere che non è celiachia né allergia al grano, bensì una condizione per cui in seguito all’ingestione di glutine siamo in presenza degli stessi sintomi della celiachia. I sensibili al glutine, di conseguenza, devono seguire una dieta priva di glutine, che permette loro di eliminare, nel giro di pochi giorni, qualunque sintomo. Per loro, la rigidità e la contaminazione non sono di fondamentale importanza.

In Italia, la L. 4 luglio 2005, n. 123, pubblicata nella G.U. 7 luglio 2005, n. 156, afferma che “La malattia celiaca è riconosciuta come malattia sociale. […] Al fine di garantire un’alimentazione equilibrata, ai soggetti affetti da celiachia è riconosciuto il diritto all’erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici senza glutine. Con decreto del Ministro della salute sono fissati i limiti massimi di spesa“. L’Italia, sotto questo aspetto, è uno dei Paesi più avanzati d’Europa, e forse nel mondo. In Germania, e non solo, lo Stato non “passa” prodotti a spiga barrata.

Se il Nord Europa si dimostra più evoluto nel bio e nell’offerta vegan, per quanto riguarda il senza glutine ci sono ancora passi da gigante da fare. A meno che non si entri in negozi con settori specializzati, se pronunciate parole come “Zöliakie” o “glutenfrei” i commessi vi risponderanno di non capire e non sapere di cosa parlate. Di fronte ad una situazione simile, abbiamo pensato di darvi qualche dritta.

CAFÉ

FUNK YOU
Funk You Natural Food (Gärtnerstraße 21, 10245 Berlin-Friedrichshain)www.funkyoufood.com

Per una colazione o un break pomeridiano, il personale di Funk You è disponibile, cordiale e ben informato sia sul cibo che offre sia sulle “allergie”. Qui si può trovare il sandwich Guns of Brixton, fatto con dell’ottimo pane di mais, muffin senza glutine, tortine di cioccolato, fragole e ciliegie… Un locale naturale che offre cibi salutari, con un gusto reale e non mascherato da esose quantità di zucchero e affini.

KATIE’S BLUE CAT
Katie’s Blue Cat (Friedelstraße 31, 12047 Berlin-Kreuzberg)http://katiesbluecat.de

Probabilmente, una delle cose che più manca ai celiaci è sedersi in un caffè con un buon libro, una tazza di caffè e… una fetta di torta o un enorme biscotto di pasticceria. Katie’s Blue Cat è il posto perfetto, perché offre un locale delizioso e Peanut Butter Cookies, Carob-Coconut-Bites e altri deliziosi biscottoni senza glutine, tra il gusto inglese e quello americano.

EIS VOH
Eis Voh (Bundesallee 118, 12161 Berlin-Friedenau) – www.bioeis-berlin.de

Eis Voh non ha certamente il fascino dei tipici cafè berlinesi, anzi. Ma qui il glutenfrei è la regola: tutti i gusti di gelato e tutte le torte sono sono senza glutine. E non sarete costretti alla coppetta, perché qui si vendono anche cialde per celiaci. L’offerta è, oltretutto, bio. Cosa chiedere di più?

(A fronte della poca conoscenza che si ha in merito alla celiachia, fuori dall’Italia, non possiamo garantire che i café elencati abbiano seguito un corso di specializzazione. Probabilmente, qui non è obbligatorio. Vi consigliamo, dunque, di chiedere informazioni dettagliate prima di rischiare, cercando di ottenere risposte chiare e precise)

PANIFICI

BÄCKEREI JOHANN MAYER
Bäckerei Johann Mayer (Ebersstraße 42, 10827 Berlin-Schöneberg)www.reiskorn.info

É l’unico panifico di Berlino ad offrire pane di diverso tipo senza glutine. Non è certamente economico (anche 8,40 € al kg), ma purtroppo la vita del celiaco è fatta di prezzi triplicati rispetto al normale. Se volete evitare il pane gommoso e confezionato offerto dalle famose marche senza glutine, questa è l’unica alternativa che resta.

SUPERMERCATI & CO.

La scelta più ampia, secondo il nostro punto di vista, è offerta da Vitalia (Reformhaus), l’unico negozio che vende diversi e ottimi tipi di birra senza glutine, DM e Kaufland.
Quest’utlimo, un vero supermercato simile ai nostri grandi marchi (come Coop o Bennet), ha il vantaggio di vendere prodotti senza glutine con il proprio marchio a prezzi tutto sommato buoni e qualità più che accettabile.

A questo punto, e per avere un elenco di tutti i ristoranti, supermercati, mercati bio, panifici, gelaterie, Reformhaus, drogherie, hotel e ostelli che, ufficialmente, offrono prodotti senza glutine, non vi resta che scaricare la mini-guida ufficiale, rilasciata dalla Deutsche Zoliakie-Gesellschaft.

Guida_Berlino_SenzaGlutine_marzo2012

 

Per maggiori info:

Deutsche Zoliakie-Gesellschaft e.V.
Contatto: Sofia Beisel
[email protected]
www.dzg-online.de
Telefono: +49 711 4599810
Fax:+49 711 45998150

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