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“Agevolazioni fiscali anche per le coppie gay”

Klaus Wowereit e Jörn Kubicki, la più famosa coppia gay di Berlino

Una riforma che garantisca alle coppie omosessuali le stesse agevolazioni fiscali di quelle eterosessuali? Se pensate che sia un miraggio lontano, dovete ricredervi. Nei giorni scorsi, infatti, persino una parte della Cdu, il partito di Angela Merkel – conservatore e tradizionalmente restio ad appoggiare riforme a favore di gay e lesbiche – ha deciso di dare il suo appoggio alla discussione di una legge che consegni eguali diritti a tutte le coppie, di qualsiasi sesso esse siano.

In Germania le unioni civili tra persone omosessuali sono permesse dal 2001, quando il Paese era retto da un governo di centro sinistra. Negli anni successivi, però, nonostante 23000 unioni registrate, il processo di riforma sociale si è arrestato: l’Unione Cristiano Democratica, infatti, pur avendo accettato formalmente le unioni gay, si è sempre mostrata restia nel compiere il “passo successivo”. Molti dei suoi membri, infatti, non vedrebbero di buon occhio un ulteriore pareggio dei diritti tra coppie omo ed etero.

La svolta, però, è arrivata all’inizio di agosto, quando un gruppo di tredici esponenti della Cdu ha lanciato la “rivoluzionaria” proposta: equiparare il regime fiscale delle coppie uomo-donna, che possono compilare un’unica dichiarazione dei redditi ammortizzando la tassazione e risparmiando diverse migliaia di euro ogni anno, a quello delle coppie dello stesso sesso. Ad una condizione, però: che, oltre ai vantaggi, vengano imposte anche le stesse responsabilità.

I tredici hanno ottenuto il placet del Ministro della Famiglia, Kristina Schroeder, secondo cui la proposta arriva «al momento giusto» ed è «in linea con i valori conservatori». Dello stesso parere è il Vice Cancelliere Philipp Rösler, alla guida dei liberali della Fpd, secondo cui «chi prende parte ad una unione civile è responsabile dell’altro, nelle coppie miste come in quelle gay. É necessario dunque pareggiare le politiche fiscali, in modo da riflettere questa uguaglianza». Anche la maggioranza dei tedeschi, secondo alcuni sondaggi, sarebbe favorevole.

Ma la questione resta molto controversa, in particolare nel partito di Merkel, che avrà il suo bel daffare, al ritorno dalle vacanze, per calmare le acque. In particolare, ad opporsi dovrebbe essere la costola bavarese del partito, la CSU, più rigida e tradizionalista. Ma una netta resistenza è arrivata anche dal Ministero delle Finanze, nella persona di Wolfgang Schäuble, secondo il quale «al momento non c’è la necessità» di avviare una riforma fiscale di questo tipo.

Sorprendentemente, il quotidiano conservatore Die Welt si è mostrato molto possibilista: «Gli oppositori definiscono quest’idea “assurda”, ma difficilmente riusciranno a mantenersi sulle loro posizioni. Gay ed etero, quando sottoscrivono un’unione civile, accettano gli stessi obblighi reciproci. Per questo, dovrebbero ottenere anche gli stessi diritti».

Il Financial Times Deutschland, invece, ha voluto sottolineare l’importanza politica dell’accaduto: «É un progresso importante che arriva al momento giusto. Il panorama delle relazioni, oggi, è così variegato che lo Stato non dovrebbe più assegnare i benefici a seconda dell’orientamento sessuale». Anche la Tageszeitung non ha dubbi: «I tredici parlamentari hanno ragione, resta da vedere come si schiererà la coalizione di governo».

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