Il Senato approva la riforma dei Jobcenter
“Berlin Arbeit” (Berlino lavoro), così si chiama il nuovo programma con il quale il Senato vuole diminuire il tasso di disoccupazione a Berlino. I disoccupati in futuro devono – nell’arco di sei mesi o al massimo un anno – ottenere migliori opportunità sul mercato del lavoro. Oltre a ciò i Jobcenters devono preoccuparsi di fornire programmi di formazione, che consentiranno di rispondere, in maniera concreta, a quelle che sono le richieste del mercato lavorativo.
L’obiettivo è quello di avere meno disoccupati e di alleggerire il sistema di aiuto sociale. Il tasso di disoccupazione a Berlino si aggira intorno al 12%, contro il 6.6% della media nazionale. Il progetto “Berlin Arbeit” della senatrice Dilek Kolat (SPD), sebbene fronteggiato da diverse critiche, oggi dovrebbe essere approvato.
Altri punti chiave proposti dalla senatrice sono: la diminuzione del numero di studenti che abbandona la scuola senza ottenere un diploma di istruzione superiore; l’integrazione dei giovani immigrati nel mercato del lavoro. In particolare, la senatrice vorrebbe un aumento degli immigrati che seguono corsi di formazione per entrare nel pubblico impiego. Dovrebbe esserci un aumento dal 17.5% al 25%.
Nella camera dei deputati l’opposizione è piuttosto critica riguardo a questo progetto. Sono altre le cifre menzionate: a Berlino, nel mese di giugno, risultano disoccupati solo 20845 giovani al di sotto di 25 anni. 5818 sono i posti ancora liberi per una formazione nella regione Berlino-Brandenburgo. Questi i dati riportati dall’agenzia federale del lavoro.
di Oriana Poeta