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Circoncisione vietata? «La Germania rispetta la libertà religiosa»

La circoncisione non è vietata, anzi, «é rispettata dalla Germania come tutte le pratiche religiose». A porre la parola fine ad un dibattito che stava diventando incandescente è stato il Ministro degli Esteri, Guido Westerwelle.

Il politico ha in pratica “invalidato” la sentenza espressa nei giorni scorsi da una corte di Colonia, che equiparava la pratica rituale ebraica ad un danno fisico, anche se effettuata con il benestare di mamma e papà.

Secondo il tribunale tedesco, il diritto dei giovani all’integrità fisica era superiore ai diritti di libertà religiosa dei genitori. Una sentenza molto contestata non solo dagli ebrei, nella persone di Dieter Graumann, presidente del German Central Council of Jews, ma anche dalla comunità musulmana.

Da qualche giorno, la Jüdisches Krankenhaus di Berlino aveva deciso di sospendere tutte le circoncisioni di bambini per motivi religiosi, «fino a che la situazione non verrà chiarita».

Oggi la presa di posizione di Westerwelle ha dissipato i dubbi, se non a livello legale, almeno a livello morale: «La libertà di religione è protetta in Germania, e questo include anche le tradizioni di culto», ha detto il Ministro. «Tutti gli Stati del mondo devono saperlo».

Si attende in giornata la reazione ufficiale della comunità ebraica.

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