Berlino e il Döner Kebab, un amore dalla storia contesa

Doner kebab

di Oriana Poeta

La storia del Döner Kebab, uno degli alimenti più amati dalla comunità berlinese, che ha fatto di Mustafa’s Gemüse Kebap, uno dei suoi luoghi di culto, è parte integrante della storia recente di Berlino.

Il panino farcito di carne speziata, salsine varie e verdure miste, non rientra nella tradizionale cucina tedesca, ma da anni è diventato un vero e proprio must. A pranzo, a cena, per merenda, o come sostituto del cornetto, dopo una notte trascorsa in discoteca. Insomma: è sempre l’ora del Kebab.

In giro ci sono sempre più chioschi che cercano di soddisfare tutti i gusti: carne di pollo, di manzo, o Vöner, prediletto dai vegetariani perché senza carne, ma farcito con verdure fritte e formaggio.


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La scelta è varia, ma anche qui, come nel caso del Currywurst, c’è un’origine contesa. Chi ha cucinato il primo Döner? Sino ad ora si attribuiva l’origine a Kadir Numan che, nel 1972, importò dalla Turchia questa specialità.

L’ATDID, l’unione di tutti i produttori turchi di kebab, ha riconosciuto nel 2011, proprio a Numan, scomparso nel 2013, la qualifica di pioniere del Döner in terra tedesca. Ma Numan non aveva fatto i conti con Nevzat Salim, immigrato turco che sostiene di aver venduto il primo kebab in Germania già nel 1969 e che, come prova, fornisce una foto. Salim proviene dalla città di Brusa, indicata proprio come il luogo di “nascita” del kebab.

Lì il kebab è chiamato Iskender Kebab, dal nome del suo creatore Iskender (corrispondente più o meno al nostro Alessandro). Nevzat racconta, quindi, di aver semplicemente riprodotto la specialità della sua città natale per venderla in un mercato nella cittadina di Reutlingen, nel Baden-Württemberg.

Se l’anno della foto venisse ritenuto valido, allora «si dovrebbe riconsiderare l’intera storia del Döner in Germania», afferma Jürgen Kirchherr, gestore della Dehoga, catena alberghiera e di ristorazione nel Baden-Württemberg.

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