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Berghain al contrattacco: petizione contro la Gema

Dopo le polemiche scatenate dalla nuove tariffe imposte dalla GEMA, la società tedesca che tutela i diritti d’autore, i club di Berlino passano al contrattacco. A muoversi in prima persona è il Berghain, che ha lanciato una petizione aperta a tutti. Ecco le motivazioni tratte dal sito ufficiale del club più famoso di Berlino:

«Nell’aprile del 2012, la GEMA ha presentato quella che è stata definita come una semplificazione delle correnti tariffe per club e discoteche. In realtà, questa semplificazione porta evidenti svantaggi per molti locali. Al posto delle undici tariffe esistenti, dal primo gennaio 2013 ne entreranno in vigore soltanto due, descritte da GEMA come “chiare, oneste e comprensibili per gli utenti”. In sintesi, però, le nuove tariffe porteranno ad un aumento dei costi di circa il 1400%, cosa che metterà in serio pericolo la sopravvivenza di molti club. Se queste nuove tariffe entreranno in vigore, il panorama del clubbing di Berlino cambierà radicalmente. Molti locali saranno costretti a chiudere, o comunque si renderà necessario aumentare enormemente i prezzi dei biglietti».

Il Berghain, si legge, «rifiuta categoricamente la nuova dittatura tariffaria imposta dalla GEMA e chiede lo sviluppo di nuove tariffe, più oneste, decise in cooperazione con i promoter ed i gestori dei locali». La discoteca, infine, chiede ai propri sostenitori di firmare la petizione “Gegen die Tarifreform 2013 – GEMA verliert Augenmass”, che sarà spedita al Parlamento tedesco. «Per favore, inviate il link ai vostri amici chiedendogli di firmare e, cosa più importante, discutete il problema tra di voi».

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12 Commenti

  1. il panorama di teatri e locali di berlino é unico al mondo e va salvaguardato.

  2. Signori, bisogna informarsi meglio prima di promuovere petizioni di questo genere, che sono molto più dannose di quello che si crede.
    Due sono i punti fondamentali che spesso (sempre) dimenticano gli utenti, e cioè quelli che usufruiscono della musica.
    1) I Club di Berlino, specialmente quelli importanti come il Berghain fatturano molti soldi, chi più e chi meno, grazie alla musica di tanti artisti più o meno grandi. La maggior parte di questi artisti sono piccoli musicisti, che vivono della loro propria musica.

    2) la GEMA è una società che si occupa di dividere i suoi introiti agli autori, la musica dei quali viene suonata in Club, Televione, Cinema, Teatri, Radio eccetera eccetera. I bilanci della GEMA sono pubblici e ognuno può controllare cosa fanno con quei soldi.

    La conseguenza è la seguente: i Clubs vogliono pagare di meno (zero sarebbe il loro ideale) e la loro campagna d’informazione si basa sul concetto: la GEMA è Golia e i Clubs sono Davide. Il gigante cattivo e la vittima indifesa. La realtà è che la GEMA difende gli interessi economici di migliaia di piccoli artisti, che VIVONO della loro musica. Ossia è Robin Hood, per usare una metafora simile. Prende dai Club, Televisioni e Radio e REDISTRIBUISCE in base a criteri limpidi che potete controllare sul sito.

    Se poi a voi non ve ne frega niente dei musicisti e non volete pagare UN MISERO EURO in più per ballare e sapere che quello che vi sta facendo zompettare con gusto (non il DJ, ma l’autore del brano) riceve il giusto pagamento del suo lavoro, allora signori vi dico con il massimo rispetto che siete degli stronzi, e dovreste lavorare a gratis tutta la vita, così come pretendete di far lavorare i musicisti per niente.

    Hochactungsvoll,

    Fabrizio, musicista incazzato

    P.S. a breve seguiranno link informativi sulla riforma della GEMA, in modo tale che ognuno si possa fare un’idea ascoltando il punto di vista di chi difende gli artisti.

    1. Caro Fabrizio,
      la rigraziamo del suo commento così dettagliato!
      Ci teniamo a chiarire, però, che un quotidiano, qual è il nostro, non promuove petizioni né si schiera, ma si limita a fare informazione.
      Come può leggere dall’articolo, abbiamo informato sulla posizione di una discoteca in merito ai provvedimenti presi dalla GEMA.
      Le chiedo cortesemente di non insultare (“siete degli stronzi”) i lettori e il nostro quotidiano senza alcuna motivazione.

      Grazie.

  3. Gentilissimi Redattori,

    grazie per aver pubblicato il mio intervento/sfogo.
    Naturalmente l’offesa non era rivolta né a voi né ai vostri lettori, e mi scuso per il fraintendimento, e me ne dispiace moltissimo…

    Quello che volevo dire, è che considero “stronzo”, ovvero una persona degna di poco rispetto, chi usufruisce del lavoro altrui senza pagare, e sapendo che non sta pagando (ossia con intenzione). Un sinonimo sarebbe per esempio ladro, che possiamo concordare si possa chiamare anche con l’attributo di “str..”

    So perfettamente che il problema dei musicisti non è generalmente percepito dalla maggioranza delle persone, che non si fanno il problema dei diritti di autore. Basti pensare agli anni di download selvaggio di MP3, film in Streaming ecc ecc… Quindi per me la cosa primaria è informare le persone di cosa c’è dietro tutto questo, perché la vita dei musicisti è estremamente complicata.

    Se poi sapendo queste informazioni, una persona continuasse a pensare che sì, è giusto andare a sentire un concerto di una Band SENZA PAGARE il biglietto (“ah, ma mi fai entrare a gratis??”), a scaricare MP3 ILLEGALMENTE, vedere FILM IN STREAMING eccetera eccetera, allora non mi faccio il problema a chiamarle così come le ho chiamate (e cioé degli stronzi, ovvero dei ladri…..;-)))

    E’ un problema di conoscenza, semplicemente. Non tutti ci pensano, lo so. Però è ora che questo mistero sia svelato: anche la musica è un mestiere.

    Cordialmente,

    Fabrizio T.

  4. Un paio di links informativi per capire di più:

    Sulla Tariffreform der GEMA

    http://jetzt.sueddeutsche.de/texte/anzeigen/550110

    A proposito di GEMA e Youtube, dove ci sarebbero un paio di miti da sfatare….anche qui vale la metafora di sopra: Youtube è proprietà di GOOGLE, ovvero un’azienda che fattura una valanga di miliardi di dollari. E anche questi “filantropi” non vogliono pagare per dei contenuti grazie ai quali fatturano quella montagna di soldi.
    (Quanta gente ascolta la musica su youtube? e ognuno di questi guarda la pubblicità….mmmmmm, bello! tutto aggratise….)

    http://www.facebook.com/GEMAdialog/app_221460014534454

    I link sono in tedesco.

    Saluti,

    F

  5. Caro Fabrizio, da quando la GEMA ripartisce in modo equo i compensi? Certo, ha anche ottime iniziative (vedi Musik Initiative per finanziare progetti emergenti), ma i proventi solitamente vanno sempre agli artisti più grandi.
    Conosco bene la questione SIAE in Italia: una grande lobby! Per una serata di musica dal vivo e DJ mi chiedono un fisso di 600 euro + il 20% (!!!) sull’entrata. Ma stiamo scherzando?????

  6. salve vorrei sapere se possono firmare anche i non residenti in germania visto che si chiede la carta d’identità online con il codice ip…da quello che ho potuto capire con le traduzioni online…

  7. Caro Eric, la GEMA ripartisce in maniera equa. Se tutto il mondo ascolta le canzoni di Michael Jackson, trovo giusto che lui o chi per lui prenda una valanga di soldi in più del cantautore che fa due serate in un Pub. Pensavo che sul sistema di ripartizione ci fosse poco da discutere (più la tua musica viene suonata e ascoltata, più soldi prendi) e ancor meno da comprendere. E’ il normale procedere di un’azienda che fa utili, chi produce di più guadagna di più.

  8. Quello che posso dire che il Berghain e’ la culla mondiale della techno music ! Le feste vengono curate nei minimi particolari e rese esclusivamente uniche ! Io vado spesso e posso dire che se non ci vai non puoi capire le emozioni che ti regala quel posto ! Io spero che la protezione dei suoi fans lo renda intoccabile ! Se un giorno dovesse chiudere sara’ l’ennesimo disastro creato dall’avarizia dell’uomo !!!!!

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