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TEUTONICHE SCHEGGE – Avvistamenti notturni

Dopo dieci anni di fedele ed indefesso servizio, il mio cellulare Nokia si è spento per sempre. Non una fotocamera incorporata, non un gioco installato nè una memory card ne hanno pianto l’addio. Tragico sintomo del Tempo che incalza. Ho così ereditato un cellulare di altra generazione da una collega del lavoro, passaggio di mano indolore, ma soprattutto gratuito.

E questo nuovo compagno di tasca è dotato di fotocamerina. Per cominciare ad abituarmi all’idea, ho immortalato qualche avvistamento interessante, colto nel peregrinare di ieri tra una birra con un amico americano di passaggio e l’alba fatta con nonchalance a casa di un’amica dopo troppo risotto, tiramisu e Negroni.

Al Rewe fuori casa vendono queste peculiari angurie, forse particolarmente indicate per chi ha desiderio di metter su famiglia. Del resto, a Berlino, specie in quartieri come Prenzlauer Berg, buttando un occhio si nota come le politiche già prussiane di incentivazione alla famiglia funzionino: trentenni che spingono almeno un passeggino, studi dentistici attrezzati per soli bambini, e soprattutto biciclette con porta-pargolo laterale, posteriore, anteriore, zaini porta-pargolo, tricicli di solo legno massello.

E nella nutrita galleria “nomi pseudoitaliani dati a casaccio”.

Ad onor del vero questa foto è d’archivio, la mia era troppo sfocata per rendere onore alla marca del té, che pare sia di quelle di lusso, per veri intenditori.

Per questo scatto mi sono appostata verso le 5 di mattina, alla fine della maratona donnesca di ieri, altrimenti il proprietario o qualcuno del suo clan famigliare mi ha sempre inibito col turco cipiglio.

É una bottega gastronomica “mediterranea”, che vende ibridi turco-egizio-maghrebin-greco-italici, il classico “Suedlaendische Feinkost” berlinese, ovvero le leccornie “meridionali” che spaziano, appunto, in tutto il bacino mediterraneo. Non so se i non orobici possano cogliere la sinistra non mediterraneità del nome: “potissimum” mi avrebbe fatto più pensare ad un punto-polenta e osei.

E per chiudere in bellezza: un uomo soddisfatto della sua giornata che medita a Frankfurter Tor (previo accertamento che respirasse ancora).

e una fugace vista dalla mia sella mentre il sole si stiracchiava per svegliarsi, e ovviamente per beffarmi: splendente dalle 5 alle 9, giusto quando avrei desiderato l’oscurità più completa, per poi scemare nel solito, puntuale acquazzone pomeridiano che mi ha rovinato l’acconciatura.

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