I berlinesi provengono dalla Slesia?
A questa domanda ha tentato di rispondere l’autrice Roswitha Schieb, che ha da poco pubblicato Jeder zweite Berliner. Schlesische Spuren an der Spree (Deutsches Kulturforum Ostliches Europa, 2012).
L’autrice, affascinata dalle origini dei suoi genitori provenienti entrambi dalla Slesia, ha deciso di intraprendere un bellissimo viaggio alla scoperta di questa vecchia regione.
Su incarico del Kulturforum dell’Est Europa, la Schieb ha ricercato e studiato la storia dell’antica capitale Breslavia. Per caso, mostrando Berlino ai suoi amici, Roswitha ha scoperto un collegamento esistente con la città di Berlino.
La fontana di Nettuno, ora posizionata in Alexanderplatz, dispone accanto alla figura del dio greco quattro donne che rappresentano allegoricamente i più importanti fiumi della Germania: il Reno, la Vistola, l’Oder e l’Elba. La dama raffigurante l’Oder è vestita di pelle di capra, che richiama il mercato della lana di Breslavia.
É stato questo il dettaglio che ha portato la Schieb prima all’intuizione e poi alla ricerca delle tracce slesiane lungo la Sprea.
E così, Roswitha ha scoperto che, inizialmente, gli emigranti provenienti da paesini e piccole città si recavano a Berlino alla ricerca di un lavoro. Successivamente, Berlino ha iniziato a rappresentare una sorta di magnete per quei cittadini che non volevano restare nel mondo provinciale, né nell’allora capitale Breslavia. Chi voleva diventare qualcuno si spostava a Berlino.
Sono ancora riscontrabili quelle tracce? La Schieb risponde di si, sostenendo che lo “Humour” berlinese sia proprio un mix di quello slesiano e di quello ebreo. Gli abitanti della Slesia hanno contribuito, soprattutto, con l’ironia amara.
Non a caso, anche la maggior parte degli autori delle cosiddette vecchie farse berlinesi, predecessori della Boulevard-Komödie, erano originari della Slesia.
di Oriana Poeta