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BER, nuovi guai L’insonorizzazione è insufficiente

Ci mancava pure questa: non solo BER, il nuovo aeroporto internazionale di Berlino, aprirà con un anno di ritardo, ma i costi riguardanti l’insonorizzazione dei palazzi circostanti lo scalo saranno molto più alti del previsto.

É quanto rivela il Tagesspiegel, venuto in possesso di documenti riservati che dimostrano come il soundproofing costerà tra i 550 ed i 600 milioni di euro, quasi il triplo dei 157 previsti inizialmente.

A causare questo spreco di denaro, le protezioni anti-rumore installate finora, rivelatesi insufficienti. Stando almeno a quanto deciso dal tribunale, che il 15 giugno ha espresso la necessità di numerosi (e costosi) lavori aggiuntivi.

A quanto pare, la compagnia operativa di BER, ha interpretato a suo modo l’ordinanza che permette il superamento dei 55 decibel: secondo la legge la soglia può essere infatti superata una volta al giorno, mentre le insonorizzazioni montate finora fanno filtrare rumori ben più forti.

Non si sa se i nuovi lavori potrebbero causare nuovi ritardi. Il sindaco di Berlino Klaus Wowereit e il premier del Brandeburgo Matthias Platzeck si incontreranno molto probabilmente venerdì per discutere il da farsi.

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