“Lavoratori in nero nel quartiere governativo”

Hanno cominciato da qui, ieri, da questo cantiere a pochi passi dal Bundestag, nel cuore governativo di Berlino. Gli ispettori del ministero federale delle Finanze hanno scelto un luogo profondamente simbolico per mettere in atto il primo di una serie di controlli a tappeto nei baustelle berlinesi: quello di ampliamento della Marie-Elisabeth-Lüders-Hauses, situato giusto all’angolo tra Luisenstraße e Margarete-Steffin-Straße. L’obiettivo dell’azione ministeriale? Smascherare eventuali episodi di lavoro nero e, ovviamente, punire i trasgressori.

Il primo raid ha subito dato frutti. “Sì, nel cantiere abbiamo trovato diversi lavoratori irregolari“, ha infatti spiegato il portavoce Michael Kulus alla Bild. Gli ispettori hanno controllato i documenti a tutti e 113 i dipendenti (appartenenti a diverse imprese) al lavoro al momento dell’ispezione, ma non è dato sapere quanti di loro fossero in nero. Quello che si sa per certo è che i controlli sono solo all’inizio: “Questo intervento è il primo di una serie che effettueremo nel settore delle costruzioni nei prossimi giorni”.

Tre saranno i punti su cui si focalizzeranno i controlli: il salario minimo garantito, l’utilizzo di lavoratori sprovvisti dei documenti necessari e l’utilizzo di personale che beneficia di Hartz IV, il sussidio di disoccupazione. “Le indagini sono in corso”, ha concluso Kulus.