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Heureka! Conference, ecco com’è andata

Il palco dell'Energieforum © ilMitte.com

Già dalle 9, ieri mattina, un folto gruppo di persone affollava il marciapiedi davanti all’Energieforum. Dentro, oltre la vecchia facciata in mattoni rossi, nella hall ultra-moderna di vetro e acciaio, impreziosita da tunnel trasparenti e ponti “sospesi” nel vuoto, un palco bianco e verde si preparava ad ospitare uno degli eventi di punta della Berlin Web Week 2012.

É qui, a poche centinaia di metri dall’East Side Gallery, che trentaquattro esponenti di spicco dell’e-commerce tedesco ed internazionale hanno dato vita alla prima Heureka! Conference della storia: una giornata di riflessione corale sull’ecosistema delle startup e sulle tendenze future del mercato, nata per diventare un punto di riferimento stabile nel panorama europeo. Con un filo conduttore, ad accompagnare tutti gli interventi di giornata: la scoperta, la rivelazione, sintetizzata appunto in quell'”Heureka!” (dal greco “ho trovato!”) attribuito all’inventore ellenico Archimede.

Ad organizzare l’evento, due testate che si sono distinte negli ultimi tempi per aver rivolto una particolare attenzione alle tematiche dell’IT: Gründerszene.de e Venture Village, che insieme hanno ideato la giornata, scelto i relatori e gestito la campagna mediatica sull’evento. Come sponsor, tanti nomi importanti, da Microsoft a Ernst&Young, da ImmobilienScout 24 a Schwarze Dose (che ha costellato l’Energieforum di lattine di energy drink) a Klarna, la società fondata da Sebastian Siemiatkowski che si occupa di pagamenti online.

Sebastian Siemiatkowski durante il suo intervento © ilMitte.com

E proprio Siemiatkowski è stato protagonista, all’inizio della conferenza, di un’interessante riflessione sulle possibilità di fallimento e di crescita di una startup: “Dovete imparare dai vostri errori”, ha spiegato il 31enne svedese, keynote speaker della mattinata, ad una platea di oltre 500 persone. “Noi a Klarna ne abbiamo fatti parecchi, ma siamo riusciti a farne tesoro”, è stata la sua riflessione. La sua compagnia, oggi, controlla il 20% delle transazioni online totali in Svezia e opera in sei stati con oltre 600 impiegati.

Dopo il giovane Ceo svedese, a calcare il palco dell’Heureka! Conference sono stati il co-fondatore di Delivery Hero, Markus Fuhrmann, che ha ammesso di invidiare lo spirito imprenditoriale dei Puffi (“Sanno cosa fare e lo fanno divertendosi”, ha sentenziato), Felix Haas di Amiando, Jeroen Seghers di Zugo, Henrik Berggren di Readmill e . Tutti hanno raccontato la propria storia di successo alla platea, soffermandosi sul proprio “Heureka! Moment”, ovvero l’attimo in cui hanno avuto l’intuizione che gli ha cambiato la vita.

Ijad Madisch © ilMitte.com

Nel pomeriggio, tra gli altri, sono saliti sul palco dell’Energieforum Jens Hilgers di Geewa, unico esponenente del settore video-game, Florian Mück, che ha ripercorso la sua “strada dissestata verso il successo” – evidenziando le quattro chiavi necessarie per raggiungerlo: perseveranza, la costruzione di un network, la positività e la necessità di un buon copilota – e Stephen Jacquemot di Microsoft, che ha invitato tutti gli startupper presenti a costruire la propria compagnia utilizzando gratuitamente il linguaggio open fornito proprio dalla sua compagnia.

Chiudere la giornata è toccato, infine, al “Bill Gates tedesco”, Marco Börries, ideatore di OpenOffice e successivamente fondatore di StarFinanz, Verdisoft e Number Four AG. “Prendere decisioni sbagliate? Può capitare”, ha sostenuto nel suo intervento, durato circa trenta minuti, Börries. “L’importante è mantenere la barra dritta lungo la strada tracciata, mettendosi in discussione sì, ma senza perdere le proprie sicurezze”. Un consiglio importante, detto da uno che “ce l’ha fatta”; decisamente un buon modo per chiudere questa prima edizione di “Heureka! conference”, che si è rivelata un successo. Confermato anche da Twitter: tra i cinguettii scritti a Berlino e dintorni, #hrk12 (l’hashtag scelto per l’evento), è stato il top-trend fino a tarda serata.

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