AperturaPoliticaPolitica Tedesca

AfD in Europa: un nuovo gruppo parlamentare per i sovranisti?

“Non sei tu che mi lasci, sono io che me ne vado”, sembra aver detto AfD al gruppo parlamentare europeo “Identità e Democrazia”, del quale si apprestava a fare parte insieme ad altri partiti delle ultra-destre europee, prima che Maximilian Krah scivolasse su una buccia di banana e mandasse completamente all’aria la coalizione.

L’espulsione da Identità e Democrazia

Facciamo un passo indietro e ricapitoliamo: Maximilian Krah era il candidato di punta alle Europee per il partito di Alice Weidel e Tino Chrupalla, ma si è messo nei guai poco prima del voto, dichiarando, in un’intervista a Repubblica, che, dopo tutto, non si può dire che proprio tutte le SS fossero brutte persone. La reazione immediata dei loro compagni di coalizione europea è stata immediata: AfD è stata esclusa dal Identità e Democrazia. Marine Le Pen è particolarmente determinata a non avere più niente a che fare con gli ex amici tedeschi. I vertici del partito hanno provato a correre ai ripari, defenestrando Krah a tutta velocità, per poi tornare a bussare all’uscio del loro ex gruppo parlamentare, ma la porta è rimasta chiusa. E allora, nella tradizione di una destra monolitica che gioca in difesa andando all’attacco, Weidel e compagni hanno scelto un’altra strada e hanno scelto di accelerare la procedura di allontanamento. Lo annuncia in anteprima la testata Tagesschau, che aggiunge qualche anticipazione su quelle che potrebbero essere le prossime mosse di AfD a livello Europeo.

La decisione di abbandonare il gruppo ID è stata presa con voto unanime dal Comitato esecutivo federale dell’AfD lunedì mattina, insieme alla “scelta” (le virgolette sono obbligatorie, dal momento che si tratta di una scelta operata in assenza di alternative) di costruirsi un percorso indipendente per perseguire i propri interessi in Europa.

Chi sono i nuovi alleati del potenziale gruppo parlamentare di ultra-destra in Europa

Inizierebbe quindi, a Bruxelles, la ricerca di alleati per la creazione di un nuovo gruppo parlamentare europeo, che possa raccogliere varie forze politiche considerate troppo a destra per sedere accanto a Marine Le Pen e Matteo Salvini. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Tagesschau, i potenziali nuovi alleati potrebbero essere i firmatari della “Dichiarazione di Sofia“, un manifesto politico promosso dal partito bulgaro Vazrazhdane. Questo documento si fa portavoce di diverse richieste, tra cui l’avvio di negoziati di pace per la guerra in Ucraina e la lotta contro la “burocrazia dilagante” che, secondo i firmatari, caratterizza l’Unione Europea.

Tra i partiti che potrebbero unirsi ad AfD in questa nuova coalizione figurano realtà politiche come il partito spagnolo Se Acabó La Fiesta (letteralmente “La Festa è Finita” o “La Pacchia è Finita”, una formazione populista di destra fondato da Alvise Pérez, che si contende gli elettori con Vox), il movimento rumeno SOS Romania, lo slovacco Hnutie Republika, il greco NIKH, l’ungherese Mi Hazank Mozgalom e il polacco Konfederacja o Ruch Narodowy. Questi partiti condividono con AfD una visione fondamentalmente anti-europeista e sostengono l’inversione di quel processo di cessione del potere che costituisce la base dell’Unione e che permette legislazioni comuni su molti temi.

Le trattative per la formazione del nuovo gruppo sono ancora in corso e, sebbene non ci sia ancora un nome ufficiale, indiscrezioni pubblicate dal settimanale Spiegel rivelano che la turbo-destra europea potrebbe riconoscersi nella denominazione “I sovranisti“. Questo nome riflette l’ideologia comune dei partiti coinvolti, che pongono l’accento sulla sovranità nazionale come principio fondamentale, e che invita a ovvie riflessioni sull’opportunità di sedere in un parlamento sovranazionale del quale non si riconosce l’utilità. Quanto all’impatto che questo eventuale nuovo gruppo potrebbe avere sulle politiche europee, non ci sono ancora dati sufficienti per discuterne. Per il momento, sembra però che esso sia destinato a collocarsi al di là di una linea rossa (o, per dirla alla tedesca, una linea bruna) che le destre “tradizionali” sembrano intenzionate a non oltrepassare.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio